mercoledì, marzo 26, 2008

Benvenuta iola (in arte "corgilandia iowa")

Dopo la gita pasquale in Venetoassieme a Ribaldo e il Buffardello ci sian portati a casa la piccola Iola (o forse Viola)in arte Corgilandia Iowa... è inutile dire la felicità del baffo ad avere finalmente una "sorellina"(ancora non sà che è la sua fidanzata!) mai avuta per giocare. Grazie Giangi, è adorabile!


lunedì, marzo 17, 2008

Il Buffardello in Garfagnana!

Prima vacanza da "Zio Paolo" a Castiglione Garfagnana (nello sfondo il Torrione )... terra d'origine del vero buffardello (o baffardello):

LEGGENDA DEL BUFFARDELLO

Anche il solo pensare che questo personaggio immaginario è ricordato in tante parti della nostra terra, l'antica Lunigiana, mi crea un sentimento di gioia. L'antica Lunigiana comprendeva anche una parte dell'alta Garfagnana; ed appunto in questa terra che il Buffardello/a è ricordato in varie località. Chiamato anche Baffardello/a, in Garfagnana viene spesso ricordato e confuso con il "folletto" oppure il "genio"della tradizione lucchese, chiamato il Linchetto/a, però diverso nelle sue caratteristiche.

Secondo gli antichi cabalisti, i Buffardelli sarebbero geni d'origine soprannaturale, a volte invisibili, di piccola statura, astuti e a volte anche dispettosi. Abitavano nelle viscere della terra, a guardia dei tesori, delle gemme preziose e delle miniere dell’oro. Sono esseri leggendari creati dalla fantasia dei popoli.

Il Buffardello nostrano invece è un omino di piccola statura, a volte barbuto, a volte rasato, vestiro di abiti colorati, che fa vita selvatica, che si manifesta sotto varie forme: in compagnia di un uccello notturno; oppure si fa notare con una folata di vento; anche con il ticchettio di legna spezzata; oppure con il fruscio della paglia; e tante altre occasioni.

Il suo regno è l'oscurità, la notte, vive in luoghi nascosti come i solai, i sottoscala e le cantine, la sua presenza è evidenziata da stranezze che si vedono e che non si giustificano, un essere fantastico dispettoso, malizioso, a volte un pò maligno. Nei piccoli paesi e nei casolari sparsi per la montagna, è la notte il regno del Buffardello.

Penetra nelle case e nelle stalle, disturba la quiete degli uomini e degli animali, crea loro difficili situazioni di convivenza, travasa il latte da un contenitore per metterci il vino, nelle abitazioni nasconde gli oggetti, entra nelle camere da letto e si sbizzarrisce in dispetti i più svariati: tira le coperte, solletica i dormenti, disturba i giovani sposi nella loro intimità, sposta indumenti e calzature, apre e chiude porte e finestre, muove ante d'armadi e tira cassetti, e tanti altri scherzi non sempre ben accetti dai più giovani.

Mentre sugli anziani agisce con azioni che si giustificano solo con i sintomi di alcune malattie: il sedersi sul petto, crea difficoltà a respirare, come l'asma; sedersi sulle gambe invece crea torpore, come i dolori artritici; scoprire chi dorme, fa originare starnutii; ecc. ecc.

Ma il popolo ha capito questo truffaldino ed ha escogitato alcuni rimedi. Sapendolo analfabeta, quindi incapace di contare, hanno scoperto che lo si può tenere lontano da casa, basta esporre sulla porta d'entrata un rametto di ginepro con molte bacche, oppure mettere sul pavimento della camera da letto dove si vuol tenere lontano il Buffardello, alcuni piatti di fagioli o di farro. Il Buffardello, per una sua strana passione frenetica, è costretto a contare le bacche del ginepro o i chicchi del farro o dei fagioli, ma per sua sfortuna fa sempre cadere il tutto a terra e per la sua incapacità di contare sarà costretto a fuggire dalla rabbia.

Sono stati escogitati anche antidoti speciali, unguenti vari, da cospargere sulle porte e finestre per impedire l'accesso al Buffardello, che saputosi scoperto fuggirà e per sette anni non si farà più vedere in quella casa.